“Dai decreti finora emanati sono rimasti fuori i 170mila ragazzi iscritti ai percorsi ordinamentali della IeFP, dell’IFTS e degli ITS che non hanno avuto garantiti gli stessi diritti degli altri studenti. Abbiamo chiesto al Governo di sostenerci con risorse economiche dedicate all’acquisto di dispositivi per la formazione a distanza e permettere a tutti di proseguire il proprio percorso di studio. I nostri ragazzi vengono da esperienze difficili, spesso di disagio o di esclusione, ed è fondamentale riuscire a garantire la nostra
presenza per il loro inserimento nella società e nel mondo del lavoro, soprattutto in questo periodo”.
Ad affermarlo è Paola Vacchina, presidente nazionale di Forma, l’associazione che rappresenta gli enti di formazione professionale.
“Per garantire la continuità didattica servirebbero meno di 12 mln euro. Altre richieste, fondamentali per salvaguardare l’anno formativo, come è stato fatto per l’anno scolastico, non comportano oneri economici. Le nostre istanze sono già state portate all’attenzione di Governo e Parlamento e sono entrate a far parte di emendamenti e ordini del giorno di molte forze politiche. Forma è anche stata audita al Senato sulla legge di conversione del decreto-Scuola. Adesso, si passi dalle parole ai fatti dando concreta attuazione a questi interventi per i giovani, spesso fragili ed esposti al rischio dispersione scolastica”, aggiunge Vacchina.
ROMA, 08 MAGGIO 2020
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